Liceo Severi a Salerno: con Polansky la poesia per i diritti umani

SALERNO – Si terrà mercoledì 8 marzo alle ore 19, presso il Liceo Classico “F. De Sanctis” in via Stanzione 3 di Salerno, l’incontro-reading di poesie di Paul Polansky. Ideato nell’ambito del progetto “La poesia nei luoghi del conflitto”, l’evento mira a tenere accesi i riflettori sulla drammatica situazione dei popoli, soprattutto quelli dell’Est europeo. Ed è significativo che ad invitare il poeta ed antropologo statunitense, da anni attivo per la promozione dei diritti umani, siano state due scuole salernitane, per l’appunto il Liceo ” F. De Sanctis” ed il Liceo Scientifico “F. Severi”, in collaborazione con l’Assessorato alle Politiche giovanili del Comune di Salerno, sotto impulso della benemerita associazione de “La Casa della Poesia” di Baronissi, straordinaria fucina di idee e progetti nel panorama della cultura salernitana.

Un’arma pacifica – la poesia di Polansky – che colpisce a suon di parole, per denunciare il misfatto razzista che si perpetua da decenni contro i popoli europei ‘minori’, quelli vessati da guerre e discriminazioni,

vittime di un nomadismo politico-culturale che toglie loro identità e respiro.

Dire poeta, per Polansky, è però dire tutto e nulla. La sua è militanza culturale “senza confini”, mossa da profondo spirito umanitario. Non a caso, nel 1999 fu ingaggiato dalle Nazioni Unite per mediare nel Kosovo tra le istituzioni locali e i gruppi Rom lì perseguitati. Cinque anni dopo, nel 2004, Paul Polansky fu poi insignito del premio “Human Rights Award”.

Dunque, un’intenzione caparbia, quella di Polansky, che vorrebbe ricostruire tra un verso e l’altro la diversità come risorsa e ricchezza, gridandola in faccia a chi teme l’alterità e troppo in fretta ne trae giudizio di banalità e condanna.

Ma quando la poesia afferma con coraggio l’autenticità dei valori etnici, mettendo i popoli sulla via del dialogo e dell’ascolto, inizia a fare la differenza. E si salva. (g. f.)