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Un patto tra gli enti locali: lo sviluppo del territorio lungo la Via del Grano


EBOLI – L’Epitaffio sta lì a ricordarlo. L’iscrizione su pietra che in periferia, al bivio in direzione di Campagna e Persano, scandisce ancora oggi la ferma volontà di riscattare le ricchezze del territorio, partendo dalle tipicità locali, collegandole. Se è vero che le tradizioni culturali attingono al passato la linfa del futuro, esse possono costellare una traiettoria promettente, un tragitto lungo, non facile, che annoda i ricordi di ieri ai sogni per il domani, attraverso monti e valli. E le storie locali, quelle del borgo e del contado, del lavoro rurale e dell’artigianato sono eccezionali serbatoi di memorie da percorrere nell’affascinante estensione della loro durata. Basta attraversare i territori con cuore grato e sguardo memore. Non è solo una metafora.
Con questa consapevolezza sarà stipulato martedì 9 luglio, presso l’Aula Consiliare, il Patto d’amicizia tra i Comuni della Via del Grano, quella che un tempo collegava diverse località della Lucania. Appuntamento alle ore 18.30. Non è solo un atto formale; è un impegno per le comunità del Sud, quelle che puoi raggiungere ed apprezzare nell’antico Principato Citra, nel Principato Ultra e in Basilicata. La Via del Grano può infatti essere la via dello sviluppo locale: è una strada che fu costruita nel 1797, ai tempi di Re Ferdinando IV di Borbone; è il Regio Cammino di Matera che, di fatto, collegava i paesi della provincia di Salerno con quelli di Avellino e con gli altri della Basilicata, fino ad Atella. Il Comune di Eboli, nel rinverdire la prima intuizione del Marchese di Valva che a fine Settecentl suggerì la costruzione della strada, torna oggi a fare da ‘catalizzatore’ della rivalsa meridionale, facendo rete con gli altri Enti comunali.
A seguire, alle 20.30, nel Chiostro del Complesso di San Francesco, la “Festa alla corte della Via del Grano”, un suggestivo spettacolo in abiti d’epoca. E qui la politica cede il posto all’estetica del folclore.
Atteso, in particolare, il Gran ballo dell’800 a cura dell’associazione “Il Contrappasso”.
A presentare ci sarà Maria Rosaria Sica.
L’orchestra ed i solisti del Liceo musicale “Perito-Levi” di Eboli, insieme alle associazioni teatrali “Il Bianconiglio”, “Palcoscenico Ebolitano” ed – EducarTeatrando” allieteranno la serata con performance sperimentali intonate al tema.
La direzione musicale è curata da Giuseppe Del Plato, Paolo Galdi, Giuseppe Giordano, Vincenzo Panza, Roberto Pagnotta. Costumi di Gaetano Santucci. Regia di Alessandra Totoli. (g.f.)

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