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L’Agenzia Giovani al GFF 2019: “Ang In Radio” come opportunity di lavoro e sviluppo locale

GIFFONI VALLE PIANA – L’Agenzia Nazionale Giovani presenta il primo network radio istituzionale interamente realizzato da under 30. Si chiama “Ang In Radio” e viaggia sul canale digitale. Da Roma – dove è stata inaugurata la prima stazione – all’Italia intera. Occhio ai numeri: 600 giovani coinvolti direttamente e 150.000 giovani coinvolti indirettamente, 44 digital radio, 13 regioni.
Domenico De Maio, direttore dell’agenzia, risponde alle domande dei giovani riuniti al MasterClass Connect nell’Antica Ramiera di Giffoni Valle Piana: “Oggi l’Ang In Radio s’avvale del contributo di tante piccole stazioni locali. Abbiamo investito su un’idea essenziale: impiegare la radio come strumento per raccontare il territorio e promuovere l’inclusione sociale.”
Ricordiamo che l’Ang è un ente governativo, vigilato dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri e dalla Commissione Europea: gestisce in Italia i programmi europei Erasmus+, ed altre iniziative gestite con il fondo nazionale per le Politiche giovanili.
De Maio è fermamente convinto di quel che dice, miscelando dati alla mano e proiezioni future. Comunica la sua passione ai giovani in sala: “Dal lancio dell’Ang in Radio è venuto fuori uno spaccato di impegno giovanile. Abbiamo progetti attivi in Terra dei Fuochi, ma anche nel quartiere Veronetta di Verona, e molti progetti contro la mafia in Calabria. E infine siamo qui a Giffoni: lanciamo la rete qui al GFF con orgoglio. Si tratta di Youth Experience, con 23 ragazzi del team impegnati a fare interviste nella Cittadella.”
A Giugliano in Campania, ad esempio, è attiva” AR Campania”, con uno sguardo attento ai misfatti ambientali, ma anche alla disabilità e al cyberbullismo. Lo fa coinvolgendo licei ed associazioni della periferia nord di Napoli.
Continua il direttore De Maio: “Sta a noi adulti mettere i giovani nella condizione di sviluppare con responsabilità i propri talenti. Al momento ci sono 600 ragazzi in tutt’Italia che si stanno mettendo in gioco: la partecipazione attiva influenza positivamente gli altri giovani.”
Una nota felice, soprattutto credibile. Qual è il motivo? Ebbene, in passato proprio De Maio è stato qui in staff al GFF per ideare progetti per la radio, ascoltando i sogni dei ragazzi. Era il 2013. Già allora aveva notato che i ragazzi non sognano grandi cose: basterebbe loro una famiglia, una casa, un lavoro. Oggi ne dà conferma: “È emerso che i ragazzi sognano i loro diritti. Porto avanti, dunque, con responsabilità questo lavoro. Vogliamo ascoltare i giovani attraverso la radio.”
Aggiunge Ilaria Cuomo, project manager
del MasterClass Connect di Giffoni Experience: “Siamo qui al GFF 2019 per realizzare un audio-racconto di quest’edizione, attraverso i contributi degli stessi partecipanti, raccogliendo impressioni e suggestioni, favorendo con il networking gli scambi giovanili. Lo facciamo giorno per giorno come se fosse un diario, concentrandoci di volta in volta su temi specifici, come l’impegno per l’ambiente – vedi
Masterclass Eco – e intervalliamo, per l’appunto, pillole della Ang In Radio. Con questa collaborazione, vorremmo sviluppare il profilo professionale dei giovani giurati, creando nuove figure o potenziando quelle già esistenti per arricchire il territorio. Il GFF, del resto, è nato in un contesto rurale senza grande ‘appeal’. Oggi grazie al GFF c’è stato sviluppo locale, con grande indotto turistici e commerciali che ha investito l’intera area dei Picentini. Dal Festival all’Experience all’Opportunity.”
Chiude De Maio: “Il GFF ha anticipato i tempi, ormai è un brand che gira il mondo. È una storia straordinaria, è una ‘buona prassi’ da esportare altrove. Stimolare le comunità dei giovani, anche nei contesti spopolati, per dare ‘opportunity’ diventare una piccola agenzia nei singoli territori. È uno scambio di fiducia tra i giovani e le istituzioni per diventare protagonisti in Europa.” (g.f.)

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