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Chiuso l’impianto di compostaggio: l’Amministrazione comunale rivendica il proprio operato


BATTIPAGLIA – Chiuso l’impianto di compostaggio di Eboli: è stato sequestrato dai Carabinieri del NOE. Nel volgere di poche ore s’è aperta in città la riflessione: a rincorrersi nelle agorà mediatiche della politica sono state le dichiarazioni di chi aveva da tempo chiesto un’iniziativa simile. E continuano ad avvicendarsi oltremodo post e commenti tra i cittadini, dentro e fuori i movimenti attivi sul fronte civico.
La Sindaca Cecilia Francese, al pari del suo collega ebolitano Massimo Cariello, non perde tempo ed interviene con un comunicato stampa che le serve quantomeno a ‘riposizionare’ l’azione governativa svolta nel territorio locale: “La notizia del sequestro dell’impianto di compostaggio di Eboli avvenuta da parte dei Carabinieri del Comando per Tutela Ambientale – NOE è frutto della mirata indagine coordinata dalla Procura della Repubblica di Salerno.”
Continua il primo cittadino, rivendicando a pieno titolo l’operato, anzi il ‘primato’ dell’Amministrazione comunale nella lotta contro la malagestione ambientale: “L’attività di indagine è scaturita dalle numerose denunce e dagli esposti presentati da questa amministrazione, non ultimo quello di qualche giorno fa, quando i miasmi erano diventati ormai insopportabili. Siamo stati i primi a richiederne la chiusura provvisoria in attesa dei lavori di messa a norma, noi a richiedere i fondi perché quell’impianto fosse regolarizzato (delibere n. 199 del 21/09/2017, n. 204 del 12/10/2018, n. 210 del 18/10/2019).” Le cita una ad una: sono le delibere degli ultimi tre anni con cui la giunta da lei presieduta ha tenuto testa agli affronti istituzionali. E rimonta: “L’amministrazione non ha mai abbassato la guardia e ha da sempre controllato anche il proprio territorio attivando da mesi una task force che ha effettuato controlli puntuali attivando sequestri e denunce già sul proprio territorio. L’insieme delle attività svolte da questa amministrazione hanno fatto emergere l’insostenibilità della presenza di quell’impianto.”
Dal passato al futuro, formulando un auspicio: “Ci auguriamo che l’impianto non venga riaperto fino a quando non siano effettuati i lavori di adeguamento.” Seguono poi i ringraziamenti, che punteggiano una cucitura di ritrovate intese tra i vari attori istituzionali, sicché – nel vortice di gratitudine che avvolge tutti gli enti locali – non si comprende più quali siano state le responsabilità avute da ciascuno nella drammatica vicenda battipagliese, che oggi attesta un altro clamoroso colpo di scena. Così la Sindaca Francese: “Ringrazio il Prefetto che ha permesso nei mesi di istituzionalizzare un tavolo tecnico dove esporre con la parte tecnica le problematiche del territorio rispetto alla situazione dei rifiuti e dei miasmi. Ringrazio la Procura della Repubblica per le indagini svolte e per l’intervento fatto, ringrazio i cittadini che ci hanno permesso di denunciare continuamente. È servito anche il lavoro di collaborazione istituzionale avviato con la Regione Campania. La nostra battaglia ambientalista non si ferma, dopo che la Provincia ha ritirato la relazione nel consiglio provinciale di fine dicembre per completarla integrandola con indicatori relativi alle quantità di rifiuti e secondo il percorso fatto nei mesi precedenti con Regione e Comune di Battipaglia sul criterio di saturazione e concentrazione delle imprese di rifiuti sul territorio, è in attesa del provvedimento provinciale che è in dirittura d’arrivo come da intese tra Regione, Provincia e Comune per bloccare i rifiuti con il criterio di saturazione.” D’accordo loro, d’accordo tutti. (g.f.)

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