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Studenti che donano il sangue: i giovani rispondono generosi all’appello del Sit di Polla

POLLA – Spiegare a tutti il valore della donazione di sangue; Illustrare la modalità attraverso cui è possibile donare; tracciare il percorso di conservazione e reimpiego del sangue donato.
È quanto è stato fatto in alcune scuole del Vallo di Diano su iniziativa del dott. Marcello D’Onofrio, dirigente dell’Unità di Raccolta e Articolazione Organizzativa di Medicina Trasfusionale dell’Ospedale “Luigi Curto”. Il Responsabile ospedaliero ha voluto di persona incontrare gli studenti, andando nelle loro scuole, per presentare l’attività del Servizio di Immunoematologia e Trasfusionale e rispondere alle loro domande. Come si suol dire: se Maometto non va alla montagna, la montagna va da Maometto.
E non è finita qui: moltissimi giovani aderenti all’iniziativa sono stati accompagnati in pulmino presso il Centro trasfusionale, perché si passasse dalle parole ai fatti e ci si riscoprisse finalmente donatori. Per capire, oltretutto, che c’è solo da guadagnarci: a sentirsi utili ci si sente sempre meglio. A tutti gli studenti è stata peraltro offerta la colazione e sono stati attribuiti dei crediti formativi utili per il percorso scolastico.
È solo l’ultima iniziativa – la più originale e capillare – intrapresa al fine di incrementare le donazioni di sangue, grazie anche al notevole contributo offerto dall’associazione ‘Fratres’.
Si pensi che la campagna di sensibilizzazione ha coinvolto centinaia di studenti 18enni degli istituti scolastici superiori del Vallo di Diano.
Parliamo del Liceo classico “Cicerone” di Sala Consilina, dell’istituto socio-sanitario “Giuseppe Criscuolo” di Polla e del Liceo scientifico “Carlo Pisacane” di Padula.
A monte c’è una drammatica evidenza demografica che incide sul trend delle donazioni: se cala la natalità ed aumenta la mortalità, va da sé che i donatori debbano essere innanzitutto giovani, altrimenti svapora la continuità di un servizio essenziale. Per tale ragione, il reparto ospedaliero non si ferma: già si pensa di coinvolgere altre scuole ed istituzioni locali.
Se la missione del Centro trasfusionale locale è garantire disponibilità continua di sangue agli ammalati, occorre porre in essere tutte le azioni necessarie per sensibilizzare i cittadini e motivare i giovani e gli adulti, affinchè siano chiari il perché ed il come del donare sangue. È questa la strada da percorrere – facendo rete tra le istituzioni e le associazioni del territorio locale – per contribuire al raggiungimento dell’obiettivo. Ne è fermamente convinto il dott. D’Onofrio che, dallo scorso autunno in cui si è insediato nel centro valdianese, ha intrapreso misure gestionali di grande efficacia. Lo sta facendo traducendo in pratica lo slogan della Giornata Mondiale 2022 del donatore di sangue che il dirigente stesso ha voluto trascrivere sullo stipite della porta d’accesso al Sit: “La generosità ce l’hai nel sangue. Dona anche tu.” (g.f.)

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