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Non solo archeologia a Capaccio Paestum: il Comune punta sul Casello 21 per valorizzare il territorio


CAPACCIO PAESTUM – Un bene comune, ossia un bene della comunità locale. Parliamo dell’ex casa cantoniera alle spalle della città antica, più noto in zona come “Casello 21”: lo scorso 6 dicembre è stato acquisito al patrimonio comunale. Firmato l’atto di vendita con il quale Rete Ferroviaria Italiana S.p.a. ha venduto al Comune pestano la piena proprietà dell’immobile. È un piccolo edificio cui è riconosciuta valenza storica, considerato peraltro l’accesso dalla via Porta Sirena, a Paestum, con annessa area di pertinenza.
Dopo un lungo iter burocratico avviato anni fa l’acquisizione è stata siglata per 45.000 euro.
Così il sindaco Franco Alfieri nel comunicato stampa diffuso online: “L’acquisizione di Casello 21 è finalmente realtà. Dopo anni di proclami e annunci rimasti senza seguito, stamattina il Comune di Capaccio Paestum ha sottoscritto l’atto di vendita con il quale l’ente acquisisce da Rete Ferroviaria Italiana lo storico immobile al patrimonio comunale.”
Un’operazione volta alla valorizzazione del territorio e come si inserisce nel processo di riscoperta e rigenerazione del patrimonio storico che investe l’area oltre l’evidente leva di sviluppo offerta dal ricco bacino archeologico. Lo storico Casello 21, versante in stato di degrado ed abbandono, si articola su due piani fuori terra collegati da una scala interna. Di indubbio è l’area cortilizia di pertinenza estesa per circa 140 metri quadrati. Ma il primo cittadino rassicura: “Presto provvederemo a riqualificare l’edificio, oggi ridotto a un rudere, per trasformarlo in un ulteriore presidio di cultura nella nostra Città. Infatti, come avevo annunciato, ne faremo un museo, come desiderava un artista poliedrico e geniale che tanto ha dato alla sua Capaccio Paestum, Sergio Vecchio. E lo faremo in suo nome.” (g.f.)

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