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Maggio da leggere a Eboli: dai libri ai loro autori

EBOLI – Tutto pronto per la 2′ edizione di “Eboli legge 2019”, la rassegna letteraria promossa dal Comune eburino per sostenere l’educazione alla lettura. L’occasione è data da “Il Maggio dei Libri”, progetto di promozione della lettura sul territorio cittadino.
In tutto sei incontri con l’innovazione creativa e con la tradizione letteraria, per dare spazio alle “nuove narrazioni”, incrociando sguardi, timbri e testualità del contemporaneo.
Dal 10 al 31 maggio: una linea dritta lungo il mese di maggio per tentare convergenze al margine di pagina, mettendo curiosità e creatività tra le righe, ascoltando le voci d’inchiostro che le hanno vergate. Ad eccezione dell’appuntamento del 25 maggio, tutti gli altri si svolgeranno in serata, a partire dalle ore 18.30.
Ed è un ‘parterre’ eccezionale: da Lercio a Maurizio De Giovanni, da Yari Selvetella a Francesco Paolantoni, da Luigi Viva a Fabrizio Caramagna.
Start venerdì 10 maggio con Lercio che presenta nella biblioteca comunale “Simone Augelluzzi” il suo libro “La storia lercia del mondo. I retroscena dell’umanità” (Shockdomm).
Venerdì 17 maggio tocca al giallista napoletano Maurizio De Giovanni, con “Le parole di Sara” (Rizzoli), nella suggestiva sala concerto San Lorenzo. E da lì si ricomincia lunedì 20 maggio con il comico Francesco Paolantoni, tra i volti noti di Made in Sud 2019, ora scrittore con “Improvvisamente…Niente” (Edizioni Ultra).
Di nuovo in biblioteca venerdì 24 maggio per la presentazione de “Le stanze dell’addio” (Bompiani) di Yari Selvetella, scrittore e giornalista, collaboratore di “Unomattina”.
Sabato 25 maggio – è l’unico incontro a tenersi alle 9.30 – in collaborazione con BandeAmì, nel liceo classico “E. Perito” ci sarà Luigi Viva, biografo di Fabrizio De Andrè, con l’opera “Falegname di parole” (Feltrinelli).
Infine, venerdì 31 maggio chiude la rassegna Fabrizio Caramagna, con i suoi eclettici e fortunati aforismi online, a Eboli con “Il numero più grande è due” (Mondadori).
La sfida è avvicinare i cittadini allo straordinario universo dei libri e della lettura, consapevoli della necessità di garantire, innanzitutto, la crescita culturale e sociale dei giovani. Gli scrittori, in questo, sono testimoni prima che maestri. (g.f.)

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