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Legalita

Lezioni di legalità: avvocati in cattedra al Liceo Tasso

SALERNO – È stato inaugurato ieri 8 febbraio al Liceo Classico “T. Tasso” di Salerno il “Progetto Legalità”, organizzato dallo storico istituto liceale in collaborazione con la sezione cittadina dell’Associazione Italiana Giovani Avvocati. Nel tempo della sfiducia politica e dell’illegalità diffusa, la scuola investe fondi ed energie nella formazione civica per stimolare gli studenti all’assunzione di nuove responsabilità in fatto di convivenza democratica e cittadinanza globale, a partire dai contesti pubblici della vita quotidiana.

La sfida è diffondere, tra i giovanissimi, la cultura della legalità, ossia testimoniare motivi e stili di partecipazione alla vita pubblica che siano improntati al rispetto della legge ed orientati all’edificazione del bene comune.

Il corso – che prevede interventi in aula degli stessi soci AIGA – durerà alcune settimane ed è articolato in sette incontri tematici, con lezioni frontali e prassi laboratoriali, con lo sguardo sempre rivolto all’attualità dei fatti che animano il contesto sociale salernitano.

L’AIGA, guidata dall’Avv. Giovanni Balbi – già distintasi all’Università degli Studi di Salerno per l’aver promosso in passato esperimenti formativi simili, in una proficua collaborazione con l’ELSA (European Law Students’ Association) della locale facoltà di Giurisprudenza – torna nei luoghi ordinari della formazione, per innestare la complessa quanto controversa tematica della legalità nei curricula scolastici. Il fatto che dei giovani avvocati vogliano incontrare gli studenti liceali, per discutere insieme di cultura legale e buona politica, di partecipazione democratica e promozione sociale è già di per sé un fattore di positività che lascia intendere il felice prosieguo dell’iniziativa, nella speranza che solleciti i giovani.

È questa la fiducia riposta nel progetto dal Dirigente Scolastico Prof.ssa Carmela Santarcangelo e dai docenti referenti Prof.ssa Luciana Farese e Prof. Domenico Cammarano, alla luce anche di quanto raccomandato – in materia di educazione alla cittadinanza attiva – dall’art. 1, comma 7 della L. 107/2015. (g. f.)

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