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Convegno “Rimedi antichi, evidenze attuali: La Practica brevis di Plateario salernitano”

SALERNO – Si terrà oggi – sabato 11 febbraio – presso la Sala Conferenze dell’Ordine dei Medici di Salerno in via SS. Martiri Salernitani il Convegno “Rimedi antichi, evidenze attuali: La Practica brevis di Plateario salernitano”.

Sotto i riflettori la Practica brevis di un eminente medico medievale, Giovanni Plateario, figura-chiave della storia della medicina in Europa, attivo nella gloriosa Scuola Medica Salernitana, i cui studi fiorirono nella prima metà del XII secolo. La Practica brevis è un testo che – a distanza quasi di un millennio – ha ancora molto da dire alla medicina del nostro tempo. Si consideri, del resto, che una copia del singolare trattato è custodita nella Biblioteca Provinciale di Salerno, ancora oggi apprezzato dagli esperti del settore per l’adeguata testimonianza della medicina del tempo, che ne fa un vademecum molto utile, compilato per consultazioni rapide, ad uso dei medici dell’epoca. Vi sono riportate, per intenderci, le informazioni utili per una definizione diagnostica, i consigli per i procedimenti terapeutici affidabili insieme a tanti altri rimedi naturali.

L’evento formativo, promosso ed organizzato dall’Ordine dei Medici di Salerno per la durata di cinque ore, dalle 9 alle 14, è accreditato per il profilo di “Medico chirurgo” e per le figure professionali di “Odontoiatri” (n° 15 posti), “Farmacisti” (n° 20 posti), “Biologi” (n° 15 posti). Diretto da Giovanni D’Angelo, Presidente dell’Ordine dei Medici di Salerno, e da Giuseppe Lauriello, Primario pneumologo e storico della medicina, il corso sulla Practica brevis di Giovanni Plateario dà la possibilità di attraversare – con sguardo retrospettivo – i numerosi secoli di sperimentazione medica europea che hanno visto gli uomini di scienze in bilico tra la procedura diagnostica e l’indirizzo terapeutico, nella ricerca costante di rimedi salutari efficaci. Dopo una breve presentazione del codice, si cercherà di evidenziare le analogie e le concordanze tra i postulati empirici ivi veicolati e le procedure della farmacopea moderna.

Il seminario salernitano si prefigge di offrire stimoli all’esplorazione culturale di una fonte specialistica di grande fascino, gravida di spunti operativi di grande attualità, per tratteggiare le linee di convergenza tra l’antico e moderno, per quanto concerne il settore clinico come per quello terapeutico, prestando attenzione soprattutto all’impiego sapiente delle erbe medicinali, da riproporre oggi con fiducia come nel lontano passato. (g. f.)

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