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L’ANCI per educare alla cittadinanza: la raccolta delle firme in città

BATTIPAGLIA – L’amministrazione comunale divulga in città l’iniziativa lanciata dall’ANCI per istituire l’Educazione alla cittadinanza come materia autonoma nelle scuole.
Un’adesione ufficializzata nel mentre all’ombra del Castelluccio si discuteva di “Sicurezza e Legalità” con Franco Roberti, ex Procuratore Nazionale Antimafia, ora Assessore regionale della Campania, impegnato nella Scuola De Amicis ad incontrare – l’ha fatto mercoledì 12 – i giovani e meno giovani battipagliesi. Quella dell’ANCI è un’iniziativa dibattuta con successo, in lungo e largo, nella Penisola. Tutt’oggi, ai sensi della L. 169/2008, nelle scuole del primo e secondo ciclo è previsto l’insegnamento di “Cittadinanza e Costituzione”, quale area educativa afferente all’asse di studi storico-sociali. A distanza di 10 anni, l’ANCI vorrebbe farne una disciplina a sé stante, allo scopo di focalizzare meglio l’attenzione di bambini, ragazzi e giovani sui temi della cittadinanza e del buon vivere civile. Un’attenzione che s’appalesa in tutta evidenza tra gli obiettivi dell’iniziativa, tra i quali è il caso di sottolineare: 1) Educare al bene comune e promuovere la partecipazione civica. 2) Educare alla legalità e alla sicurezza nel rispetto reciproco. 3) Educazione all’utilizzo della rete contro hatespeech, cyberbullismo e fake news. 4) Migliorarecomportamenti e stili di vita sostenibili; lotta allo spreco alimentare; tutela dell’ambiente e spazi comuni.
Uno sguardo al percorso iniziato mesi fa aiuta a comprendere la portata della proposta. Il 14 giugno scorso l’iniziativa è stata presentata in
Corte di Cassazione. Il 5 luglio si è avuto l’avvio ufficiale della campagna di raccolta delle firme.E così, dal 20 luglio all’8-20 ottobre, si sono avvicendati gli eventi culturali nei vari comuni d’Italia, per promuovere la raccolta delle firme.
L’obiettivo è arrivare a quota 50.000. Entro la fine dell’anno la proposta di legge sarà presentata. C’è però ancora tempo per firmare. Sin dalle prime settimane, l’ANCI aveva infatti precisato che per raggiungere le cinquantamila firme necessarie per una proposta di legge di iniziativa popolare avremmo potuto raccoglierle fino al 5 gennaio 2019. (g. f.)

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