Modulo invio messaggio

DA4A601A 08B2 4A42 BCAB 95B9C2000B93

La scuola contro le mafie: inaugurata la Scala della Legalità


BATTIPAGLIA – È stata inaugurata stamattina la “Scala della Legalità”: dodici gradini, dodici nomi, dodici date per ricordare le vittime della criminalità organizzata.
E non si poteva scegliere luogo migliore, perché la scala fa da ingresso all’edificio della Scuola secondaria di I grado dell’Istituto comprensivo “A. Gatto” in via Capone.
Una scala sì, ma soprattutto una metafora che coniuga memoria, impegno e speranza. Perché la memoria è una scala che s’alza verso il futuro: solo chi ne sale i gradini, impegnandosi giorno dopo giorno, ha speranza di ‘accedere’ al domani nel segno della legalità. Ed è ciò che faranno gli alunni della scuola “A. Gatto”. D’ora in avanti, andare a scuola significherà per loro ‘levare’ lo sguardo, puntando ai traguardi più alti.
L’iniziativa segna l’apice ideale della fitta serie di eventi ed incontri che – tra dibattiti, performance, laboratori – hanno costellato la Settimana per la legalità 2019. Giorni di didattica e formazione ‘open source’ in cui tutti – studenti e docenti, genitori e liberi cittadini, associazioni e istituzioni – sono stati chiamati a dire la loro per condividere la ‘mission’ della scuola nella promozione della cultura del diritto e nella difesa dell’ambiente.
E non finisce qui: martedì 26 gli alunni e i docenti incontreranno Filomena Lamberti di “Spazio Donna”; giovedì 28 il vincolo sport-legalità sarà evidenziato da Christian Manfredini e Carmen Gaudieri.
Intanto, la Scala della Legalità è lì.
Insieme al Dirigente scolastico Prof.ssa Lea Celano, sono intervenuti il Maggiore Vito Antonio Sisto, Comandante della Compagnia dei Carabinieri di Battipaglia; Don Massimiliano Corrado, Parroco di “S. Maria delle Grazie” a Belvedere di Battipaglia; Giuseppe e Maria, genitori di Claudio Taglialatela; Angelo Mammone – Referente cittadino di ‘Libera’; 
Rosaria Caracciuolo – Assessore comunale all’Area sociale e alle politiche scolastiche.
A siglare il lieto evento, l’orchestra ed il coro dell’istituto.
Ma stamattina c’erano soprattutto loro – magistrati, giornalisti, sacerdoti, carabinieri, studenti, amministratori – tutti uomini che hanno donato la vita per la legalità: Angelo Vassallo, Giovanni Falcone, Paolo Borsellino, Claudio Pezzuto e Fortunato Arena, Claudio Taglialatela, Don Giuseppe Diana, Rosario Livatino, Giancarlo Siani, Rocco Chinnici, Carlo Alberto dalla Chiesa, Giorgio Ambrosoli, Giovanni Spampinato. Ricordarli servirà a tener alto il loro nome e a realizzare, passo dopo passo, il loro sogno di giustizia. (g.f.)

Lascia un commento

error: Il contenuto è protetto