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Insieme contro la violenza: 35 anni fa le BR uccidevano a Salerno

SALERNO – Sono le ore 15 di un lontano 26 agosto. Una micro-colonna dell’89° Battaglione di Fanteria, dalla Caserma Cascino si reca alla Caserma Angelucci.
All’incrocio di via Amato con l’allora via Parisi, due autovetture con a bordo dei terroristi attendono il passaggio del convoglio: sono Brigate Rosse. I malviventi bloccano nel volgere di pochi secondi il convoglio militare per appropriarsi delle armi. Ci riescono, ma tra raffiche incrociate di colpi. Il Caporale Palumbo, infatti, tenta di reagire: è ferito gravemente.
Intanto, una pattuglia di Polizia, allertata dagli spari, accorre sul posto. I quattro agenti della volante 113 sono colpiti dal commando brigatista. Per due di loro, l’agguato è fatale. L’agente della Polizia di Stato Antonio Bandiera, che guida l’autovettura, è ferito a morte; l’agente Mario De Marco, condotto all’Ospedale di Napoli, muore dopo quattro giorni, il 30 agosto. Accade a Salerno, nell’estate 1982.
Ricorre ormai il 35° anniversario del barbarico eccidio: si terrà lunedì 28 agosto, a partire dalle ore 10.30, in Piazza Vittime del terrorismo, nel Quartiere Torrione, la cerimonia di Commemorazione degli Agenti della Polizia di Stato De Marco e Bandiera e del Caporale dell’Esercito Palumbo.
Alla cerimonia di commemorazione presenzieranno le Autorità civili, religiose e militari, con la partecipazione dei parenti delle vittime e del volontariato. I residenti più anziani del Quartiere ricorderanno le drammatiche ore di quel pomeriggio agostano, infuocato più dalla vile violenza che dal sole dell’estate.
Tutta la cittadinanza è invitata a rinnovare la memoria dei valenti militari morti nel compiere il loro dovere. Un rito essenziale, ma necessario: celebrare non è vuota retorica, se è omaggio ai giusti nel cui sacrificio s’è fatto più solido il senso dello Stato. (g. f.)

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