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Identità di genere e vita di coppia: un confronto pubblico AC

BATTIPAGLIA – La trovata è cinematografica, ma la finalità è educativa; la premessa sa essere provocatoria, ma la conclusione vuole essere rigorosa. “Io Tarzan, tu Jane. Il maschile e il femminile nella coppia oggi” è il titolo dell’incontro pubblico che si tiene domenica 7 maggio 2017, promosso ed organizzato dall’Azione Cattolica della Parrocchia “S. Maria della Speranza” di Battipaglia. L’appuntamento è fissato per le ore 9.30 presso l’Auditorium dell’IIS “E. Ferrari” in via Jemma, 301.

Sotto i riflettori: lui e lei visti con gli occhi di Dio, nel segno di una ‘congiunzione’ di identità personali che non può far rima con una ‘confusione’ di generi. A parlarne c’è Marco Scarmagnani, giornalista, formatore, mediatore e consulente familiare. Ma il set è variegato, con un ‘copione’ che s’annuncia carico di battute e repliche, vista la partecipazione delle tante famiglie attive in parrocchia, tra le fila dell’Azione Cattolica guidata da Edoardo Vassallo.

Insomma, si ragiona alla luce del Magistero ecclesiale; ci si confronta sulla base dei vissuti familiari. Se io sono maschio, tu sei femmina: siamo due persone di genere diverso che, unite nel sacramento matrimoniale, costituiscono una coppia. Di qui il titolo, simpatico ed efficace: “Io Tarzan, tu Jane”.

L’Azione Cattolica parrocchiale continua, dunque, la sua missione testimoniale lungo un percorso di fede e di vita che, guardando alle emergenze educative contemporanee, cerca pretesti sempre nuovi per declinare la proposta cristiana in chiave laicale. In tal senso, quella di oggi è l’occasione lanciata a credenti e non credenti per fare chiarezza sul tema morale dell’affettività e della sessualità anche – e non solo – in relazione alla tanto discussa “teoria del gender” che, sebbene divulgata da decenni in Europa, ha soprattutto negli ultimi anni ‘allertato’ il mondo cattolico per via del dilagare di iniziative legislative e di progetti culturali che ad essa fanno riferimento e ingenerano talvolta equivoci circa le funzioni ed i ruoli educativi da esercitarsi nei luoghi della vita civile, come nella scuola pubblica. (g. f.)

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