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Fondi ASL per l’ospedale: la sindaca Francese scrive a Iervolino

BATTIPAGLIA – I fondi stanziati dall’ASL non basterebbero né per la manutenzione dell’Ospedale “S. Maria della Speranza” né per garantire la qualità del servizio pubblico nell’intero distretto sanitario.
Dire che quello espresso dal sindaco di Battipaglia sulle scelte compiute ai vertici salernitani dell’Azienda Sanitaria Locale sia un giudizio negativo è dir poco. In una lettera aperta, inviata al Commissario straordinario Mario Iervolino, la sindaca Cecilia Francese ha espresso apertamente il proprio dissenso. Un dissenso palesatosi ieri e che era già stato manifestato nelle scorse settimane: “Il piano triennale dei lavori pubblici con il relativo elenco annuale delle opere da manutenere approvato lo scorso dicembre dai vertici dell’Azienda Sanitaria Locale è molto penalizzante sia per il Distretto di Battipaglia sia per l’Ospedale ”Santa Maria della Speranza”.
Si invocano interventi strutturali per riqualificare i plessi edilizi la cui costruzione risale ad oltre mezzo secolo fa; misure dunque “non palliative”.
La Francese a Iervolino: “I cittadini di Battipaglia e gli utenti del presidio ospedaliero non sono di ”serie B”.
Al setaccio i 3,5 milioni che, a detta della Francese, non bastano per adeguare l’ospedale agli standard europei e per ammodernare l’intero distretto sanitario: ne andrebbe di mezzo una fruizione degna dei servizi e un luogo di lavoro adeguato alle prestazioni professionali degli impiegati.
Un dissenso, quello battipagliese, che segna volutamente un punto di rottura.
Ora la Francese resta in attesa di essere convocata per un incontro con il Direttore Generale, dal momento che gli interventi da pianificare e finanziare li vorrebbe ad esito di un confronto, anziché subirli come fossero calati dall’alto. Voleva, infatti, che i battipagliesi potessero, per suo tramite, denunciare i bisogni reali, dai nuovi posti letto a una ristrutturazione funzionale degli ambienti ospedalieri.
Impugnata, in particolare, la delibera n. 380/2018 assunta dal Commissario Straordinario appena un mese fa, il 17 dicembre, per l’approvazione del Programma Triennale dei Lavori Pubblici 2019 con allegato elenco annuale.
Ebbene, Cecilia Francese ritiene che quella delibera sia “profondamente, ingiustamente ed incomprensibilmente penalizzante nei confronti della sanità del Comune di Battipaglia la cui Amministrazione, in ogni caso, in sede di redazione non è stata minimamente coinvolta.”
Nello specifico, si chiede di verificare se sono state considerate quattro priorità improcastrinabili, che sono state sollecitate già in altre occasioni. Si tratta del collegamento diretto tra il Pronto soccorso e la Sala di rianimazione; di un ascensore monta-letti riservato ai soli reparti. E ancora: s’invoca l’installazione di un sistema di climatizzazione in tutti i reparti, oltre agli interventi di manutenzione sugli infissi e della dotazione di letti auto-frenanti.
La Sindaca Francese precisa: “Le stesse organizzazioni sindacali con una propria nota del 9 gennaio scorso hanno avuto modo di contestare le scelte operate con la deliberazione che ignora e trascura completamente la realtà del Distretto Sanitario della nostra città, sito in Piazza San Francesco, che pure, essendo un immobile risalente ad oltre sessanta anni fa, presenta una serie di problemi non di poco conto sia di carattere strutturale sia di manutenzione straordinaria per eliminare fenomeni quali infiltrazioni di acqua che addirittura si deposita nel vano ascensore creando problemi e pericoli che sarebbe erroneo sottovalutare.”
Non meri aggiustamenti della scelta compiuta. La bocciatura è totale. Il sindaco di Battipaglia chiede senza mezzi termini che il Piano ASL sia riscritto daccapo: “Si pone la necessità e l’urgenza a parere della sottoscritta di una riscrittura del Piano Triennale di cui alla citata deliberazione 380/2018. A questo si aggiunge, inoltre, la necessità di un urgente incontro al fine di avere illustrazione degli interventi previsti sul P.O. della città di Battipaglia per il quale il Piano triennale stanzia soltanto 3,5 milioni di euro ex art. 20 della legge 67/1988 e 260.000 euro per interventi sul laboratorio di analisi ospedaliero.” (g. f.)

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