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Elezioni politiche 2018: vinca il bene comune

Tra poco più di un mese ci saranno le elezioni politiche che dovranno indicare un governo per il nostro Belpaese. Sì, proprio così. L’Italia è ancora un Belpaese e non solo per le bellezze artistiche o i paesaggi montani e marini, ma anche perché c’è un welfare che riesce ad alleviare le sofferenze di molti; siamo nei parametri di Bruxelles; il nostro sistema di ‘intelligence’ regge; molti indicatori economici sono positivi; stanno diminuendo i tempi dei processi; alcuni diritti civili hanno trovato un alveo legislativo.
Tutto questo non basta. Non possiamo dormire sonni tranquilli perché troppi giovani non lavorano; molte imprese soprattutto nel meridione chiudono; la corruzione è sempre più presente nonostante il nuovo codice degli appalti; il femminicidio, il bullismo, il sistema clientelare dilagano anche nella scelta dei candidati alle elezioni…
A tutto ciò c’è un rimedio? Quali sono gli argini? Quali gli anticorpi?
Chi ci può aiutare a rendere migliore la nostra società?
C’è bisogno dell’impegno di tutti, bisogna agire gratuitamente ed indefessamente per il bene comune. Tutti ne parlano, pochi lo perseguono.
“Coscienza Sociale” in passato ha distribuito il decalogo di Don Luigi Sturzo, ha denunciato pubblicamente il commissariamento di Battipaglia per le infiltrazioni camorristiche, ha collaborato con i commissari stessi per la realizzazione di vari progetti.
Dobbiamo continuare su questa strada, senza restare immobili dinanzi ai problemi, superando la “sindrome del pulpito” fino a “sporcarsi le mani”. Soltanto in questo modo la città sarà più bella.
Ai candidati chiediamo sin d’ora di dire chiaramente cosa intendono fare per il territorio locale, quali programmi perseguire, con quale modalità, evitando di fare campagna elettorale denigrando gli avversari (non nemici).
Ognuno pubblicizzi senza rabbia, rancore, offese, il proprio programma. I cittadini liberamente sceglieranno. (Marcello Capasso)

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