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Deiezioni canine: la ‘stretta’ dell’Amministrazione comunale

BATTIPAGLIA – Solide o liquide che siano, vanno comunque raccolte. Sono le deiezioni canine che, nel pieno dell’estate – più di quanto capiti d’inverno – contaminano le strade battipagliesi compromettendo tanto l’igiene quanto il decoro urbano. Complici sono la calura e la siccità, ma anche lo scarso senso di civiltà di quanti non rinunciano ad una passeggiata con i loro amici a quattro zampe. Non è questione di viabilità: passeggino pure, purché si pulisca in caso di rilascio di materiale organico in strada, nelle aree verdi e nei parchi-giochi pubblici. È questione di salubrità e vivibilità dei luoghi fruiti dalla collettività.
L’Amministrazione comunale si mostra intransigente nel riproporre sanzioni pecuniarie invero già stabilite nel 2010, a seconda della recidiva: per la prima trasgressione si prevedono 150,00 euro di multa, che salgono a 250,00 euro per chi trasgredisce per la seconda volta, fino a 500,00 euro di multa in caso di tre trasgressioni reiterate.
Lo precisa l’Ordinanza n. 256 della Sindaca Cecilia Francese emessa il 21.07.2017.
Da una settimana, dunque, occorre che i proprietari dei cani – o i loro accompagnatori a vario titolo – scendano in strada non solo col guinzaglio, non solo con sacchetto e paletta, ma muniti anche di bottigliette d’acqua o di miscelatori idrici spray per neutralizzare i cattivi odori procurati da illegittimi – per quanto fisiologici – depositi urinari. È necessario rimuovere gli escrementi e ripulire con acqua.
Quella della Sindaca è intanto una misura che a molti cinofili è apparsa subito ‘drastica’, al limite dell’inverosimile, come un’imposizione estrema che potrebbe davvero sembrare eccessiva ed infondata se non la si rapportasse responsabilmente allo stato di degrado allarmante in cui versano tante strade comunali. Eppure, l’obbligo di rimuovere le deiezioni canine in strada vige in città sin dal 2009.
Insomma, i ‘bisognini’ dei cani – che siano liquidi o solidi – vanno subito rimossi. Certi transiti, seppure graditi, è bene che non lascino traccia. (g. f.)

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