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Beni confiscati alla criminalità organizzata: il Comune seleziona progetti per recuperarli

EBOLI – Convertire il male in bene, riformulando la destinazione d’uso di spazi privati un tempo occupati dalla criminalità organizzata, poi acquisiti dall’ente locale, per restituirli con rinnovata funzione alla pubblica fruizione. Si tratta di un appartamento già appartenuto al clan Procida (foglio 39 part.270, sub 6, piano 3°) in località Bosco Grande.
L’Ente comunale, con determina n. 1850/184, ha infatti indetto un Avviso pubblico per realizzare un progetto avente finalità sociali mediante l’affidamento dell’appartamento confiscato alla nota famiglia attiva nella criminalità organizzata. Possono partecipare all’iniziativa comunale le
associazioni di volontariato e le cooperative sociali attive nel terzo settore, purché iscritte all’albo regionale. Ed hanno appena dieci giorni per pensarci e formulare una proposta concreta, perché scadrà giovedì 12 settembre 2019 il termine per partecipare alla selezione del progetto che, valutato in base alle finalità sociali congrue alle esigenze del territorio, consentirà un benefico recupero degli spazi. Una possibilità offerta dal D. Lgs. n. 159/2011, il quale prevede che i beni immobili confiscati alla criminalità organizzata siano trasferiti per finalità istituzionali o sociali, in via prioritaria, al patrimonio del Comune ove l’immobile è sito. Si precisa che l’appartamento sarà affidato in concessione d’uso a titolo gratuito. L’Avviso pubblico, emanato lo scorso 28 agosto a firma della Dott.ssa Flavia Falcone (Responsabile del Settore Affari Generali) inoltre dettaglia che il concessionario dovrà presentare, con cadenza annuale, un report riepilogativo sull’andamento delle attività svolte per la realizzazione del progetto. (g.f.)

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