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Artisti in clausura: la ‘stanchezza’ in opera al Museo diocesano

SALERNO – Si dice che oggi l’uomo vada sempre di fretta, preda d’una velocità illusoria, vittima della smaniosa ricerca di quella libertà che, straziando il corpo e assordando la mente, alla fine non lo rende sazio. E, sebbene possa sembrare una battuta, di questo passo – tra corse e cadute, slanci e ricadute – l’uomo ha finito con il generare la “società della stanchezza”. È questo il tema indicatoci da Marcello Francolini e Fabio Avella, curatori della mostra d’arte contemporanea che si terrà dal 19 maggio fino al 19 giugno presso il Museo Diocesano “San Matteo” in Largo Plebiscito 12 a Salerno.
Grazie alla felice collaborazione di diversi soggetti attivi nella promozione dell’arte e degli eventi culturali – da Fornace Falcone ad Amatruda, nel solco del progetto di “Linea Contorno Creatività differenti” lanciato da Collaterart – sarà possibile visitare la collettiva realizzata da tre artisti del Centro-Sud in cammino lungo le traiettorie sperimentali dell’arte d’oggi, tutti e tre chiamati ad una clausura eccezionale presso il Museo salernitano, ritiro che li vedrà attivi nel concepire e realizzare opere che rappresentino il dramma compulsivo della contemporaneità: Dario Agrimi (Trani), Antonio Finelli (Roma), Angelo Maisto (S. Maria di Capua Vetere) hanno invero già preso dimora nelle antiche sale museali, per realizzare dal 16 al 22 aprile, durante una prima fase, le opere che saranno di seguito esposte al grande pubblico. (g. f.)

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