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Anticorruzione

Anti-corruzione e appalti. Una scuola a Fisciano

FISCIANO – Scadono martedì 31 gennaio 2017 i termini di iscrizione alla “Scuola in Anticorruzione e Appalti nella Pubblica Amministrazione” che sarà attivata presso l’Università degli Studi di Salerno. Rivolta a dirigenti pubblici e funzionari di Ministeri e di altre Amministrazioni dello Stato, nonché ad avvocati, commercialisti, ingegneri, architetti, la scuola post lauream sarà diretta da Gianluca Maria Esposito, professore ordinario di diritto amministrativo, già Direttore Generale nei ruoli dello Stato, e Responsabile Anticorruzione nazionale per il Governo italiano.

Preso atto dell’evoluzione normativa italiana e comunitaria in materia di appalti e contratti della Pubblica Amministrazione; pubblicato il Nuovo Codice degli Appalti e delle Concessioni, l’Ateneo salernitano investe sul fronte dell’Anticorruzione per garantire il rispetto di standard d’eccellenza nella formazione giuridico-amministrativa in fatto di Appalti e contratti della P.A.

La corruzione e l’illegalità saranno pertanto esaminate a partire dalle norme dettate dalla L. n. 190/2012 e dai Decreti attuativi n. 33/2013 e n. 39/2013, tenendo conto anche delle recenti integrazioni apportate dal D. Lgs 97/2016. L’approccio interdisciplinare consentirà di approfondire aspetti poco noti della fisiologia amministrativa e di analizzare i complessi fenomeni patologici che, nella gestione dei procedimenti negoziali, minano sovente il legittimo esercizio del potere pubblico in fase di istruttoria, deliberazione e contrattazione. La Scuola – che avrà sede presso il Dipartimento di Scienze Giuridiche dell’Università di Salerno – s’avvelerà di un Comitato Scientifico di rilievo nazionale, tra cui ci saranno autorevoli magistrati delle giurisdizioni amministrative e penali superiori, come Rosanna De Nictolis, Leonida Primicerio e Amedeo Urbano, insieme a professori universitari esperti di dottrina giuridica, da Andrea Castaldo a Gianluca Maria Esposito, da Angelo Clarizia ad Antonio Fiorella, da Maria Alessandra Sandulli a Guido Alpa e Luigi Kalb. Il fine è guidare i corsisti in un segmento formativo utile all’acquisizione di competenze integrate e perfezionate, soprattutto a livello di dirigenza pubblica, statale, regionale e locale, perché il miglioramento delle prassi di trasparenza pubblica avvenga in funzione anti-corruttiva.

(g. f.)

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