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Rifiuti nel fiume Tusciano: 30.000 euro per la rimozione

BATTIPAGLIA – Liquidati 29.890,00 euro alla società IN.CA. S.p.A. per la rimozione dei rifiuti nel fiume Tusciano. È quanto si apprende dalla determina dirigenziale n. 77 dello scorso 22 gennaio, firmata dall’ing. Pasquale Angione, dirigente del Settore Tecnico del Comune di Battipaglia. Terminati lo scorso 21 dicembre i lavori di ripristino del tratto urbano dell’alveo del Tusciano, occorreva dunque saldare il conto, con liquidazione della fattura n. 4/19 del 29 dicembre scorso. E’ solo uno dei tanti atti amministrativi connessi alla “manutenzione” del fiume che, tagliando il centro urbano dalla periferia settentrionale, richiede non poche attenzioni che riducano le relative criticità ambientali, ad iniziare dall’inquinamento che ne deturpa l’aspetto e ne compromette l’equilibrio naturale.
Nei mesi addietro erano pervenute numerose rimostranze da parte di cittadini: si temeva il pericolo di esondazione, soprattutto nel tratto compreso tra via Roma e la Variante S.S. 18, ricadente per buona parte nel Rione Stella. L’Ente comunale aveva di fatto accertato la presenza di quantità considerevoli di ciottoli lungo le anse del fiume, tali da ostacolare il regolare deflusso delle acque. Non era sfuggito peraltro l’abbassamento delle sponde, proprio a causa dei detriti accumulatisi nell’alveo. In aggiunta a questi fattori, non manca poi la vegetazione: piante, cespugli ed arbusti di dimensioni eccessive, anch’esse lì ad ostacolare il regolare deflusso delle acque, tanto più se in caso di piogge abbondanti. Per non parlare dei rifiuti ingombranti, quelli trascinati a valle dalla corrente, quelli elargiti “manu propria” dai cittadini incoscienti.
Denunce fatte e disfatte; ansie bollenti e mai del tutto sbollite. È una criticità, quella del Tusciano, che si ripresenta con regolarità ciclica. L’Ufficio tecnico comunale osserva inoltre che le acque trasportano sovente ramaglie e tronchi d’albero: se si bloccassero in corrispondenza delle anse ristrette a causa del deposito dei detriti, andrebbero a formare dighe naturali in grado di ostruire il regolare deflusso dell’acqua.
Si pone, dunque, il problema. Considerato che i lavori in amministrazione diretta richiedono ogni volta l’utilizzo di mezzi di cui l’Ente non dispone, nonché di personale specializzato che non figura in organico e considerata l’urgenza, il Responsabile del Servizio Ambiente aveva provveduto, con nota prot. 67962 dello scorso 4 ottobre, ad interpellare cinque ditte locali un preventivo di spesa, per configurare le più opportune proiezioni circa i lavori di ripristino da svolgersi nell’alveo del Tusciano, quantomeno nel suo tratto urbano, rimuovendo i rifiuti e ripulendo le sponde. Di queste ditte, quattro avevano trasmesso il preventivo di spesa richiesto. Quello risultato più conveniente per l’Ente era stato quello presentato, per l’appunto, dalla società IN.CA. S.p.A. di Battipaglia. L’importo richiesto era stato pari ad 24.500,00 euro, ai quali sono stati aggiunti in pagamento 5.390,00 euro per il 22%. d’Iva. Il Tusciano è lì: ci s’aggiorna alle prossime pulizie di stagione. (g. f.)

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