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Nuovo Ospedale Ruggi D’Aragona a Salerno: riparte la gara d’appalto

SALERNO – Costruzione del nuovo complesso ospedaliero “San Giovanni di Dio e Ruggi D’Aragona”: rinviato al 25 giugno il termine di scadenza per la presentazione delle offerte.
Si allunga la prospettiva di conclusione della Gara Europea a Procedura Aperta. Con Decreto Dirigenziale n. 403 del 9 maggio scorso sono stati riaperti i termini di scadenza per la presentazione delle offerte. Ma conforta intanto il fatto che l’iter amministrativo sia stato riavviato.
È di fatto un’iniziativa amministrativa che viene da lontano, se si pensa che il procedimento ancora oggi in atto era stato avviato con DGR n. 693 del novembre 2017, quando ci si era resi conto dell’inadeguatezza degli spazi a disposizione dell’AOU San Giovanni di Dio e Ruggi d’Aragona.
Sì tratta di una complessa procedura negoziale indetta ai sensi dell’art.71 del D.Lgs. n. 36/2023, da svolgersi in modalità telematica, per importi sopra la soglia comunitaria. L’Appalto di lavoro pubblici è da aggiudicarsi con il criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa, sulla base del miglior rapporto qualità/prezzo. E parliamo di un importo di ben 367.229.365,60 (Iva esclusa).
Ricordiamo che la procedura di gara n. 3760/AP/2023 era stata sospesa con decreto dirigenziale n. 36/2024, nelle more della definizione del giudizio di appello (RG 9489/2023). Che cosa è successo?
Nel mese di giugno 2023, la gara è vinta dal Consorzio Rti Eteria, ma una determinazione successiva di punteggio in graduatoria operata dalla Commissione valutativa in modalità riservata- e ritenuta poi illegittima – finisce con l’aggiudicare i lavori al Consorzio Stabile SIS SCPA. Il raggruppamento d’imprese RTI Eteria non ingoia il rospo e presenta ricorso al Tar Campania, che tuttavia respinge il ricorso principale ed accoglie i motivi aggiunti: la gara. deve essere integralmente annullata. Sei mesi dopo, nel dicembre 2023, il Consorzio aggiudicatario ha proposto appello al Consiglio di Stato, per chiedere che fosse annullata la sentenza del TAR Campania Salerno, n.2444/2023.
Veniamo così agli ultimi eventi. A metà aprile 2024 il Consiglio di Stato – con sentenza n.3464/2024 – ha respinto sia l’appello principale promosso dal Consorzio Stabile SIS SCPA che l’appello incidentale promosso dal Consorzio RTI Eteria, avverso la suddetta sentenza del TAR Campania-Salerno, che viene confermata.
Dopodiché l’Ufficio Speciale Grandi Opere ha trasmesso all’ANAC il pronunciamento del Consiglio di Stato: emerge finalmente la possibilità – diremmo la necessità – di riaprire i termini per la presentazione delle offerte tecniche ed economiche. Nell’ultimo mese, in un andirivieni di atti e protocolli, la procedura ha subito quasi una ‘benefica’ accelerazione. A fine aprile l’ANAC ha espresso osservazioni sul Bando e disciplinare di gara, per cui la Stazione Appaltante ha sottoposto all’Autorità di Palazzo Sciarra, agli inizi di maggio, la rettifica e le integrazioni da apportare al disciplinare di gara, sperando di superare la verifica preventiva. E così è stato: prontamente l’ANAC lo scorso 7 maggio ha preso atto senza osservazioni ulteriori delle rettifiche ed integrazioni apportate. Pertanto, il procedimento è ripartito.
Come precisato nel Disciplinare di Gara rettificato, resta dunque in piedi una sola certezza, ossia la necessità di “intervenire in maniera radicale sugli edifici costituenti l’attuale complesso, oramai vetusti, per i necessari adeguamenti alla normativa antincendio ed antisismica, nonché la maggiore convenienza della realizzazione di una nuova struttura, in ragione dei risparmi di gestione conseguibili.” Con la speranza che il prossimo atto di questa lunga – eppure in parte inevitabile – trafila burocratica ci avvicini all’atteso traguardo. Vedremo. (g.f.)

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