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Letteratura, filosofia e quel ‘fenomeno’ di Pirandello: a Fisciano la ricerca di Guercio

FISCIANO – Sarà presentato domani 27 marzo il volume “Limen e meta. Luigi Pirandello e la fenomenologia”, a cura di Giancarlo Guercio.
La domanda vien giù dal titolo stesso: ci sono temi e motivi della letteratura pirandelliana connessi alla fenomenologia?
Il volume – edito da Rubbettino e la cui prefazione è a cura di Antonio Sichera – dà una risposta affermativa, giacché esplora di fatto taluni elementi innovativi della scrittura di Luigi Pirandello. In particolare, l’Autore si sofferma sulle ‘afferenze’ filosofiche delle opere pirandelliane per scoprire che non solo non sono poche, ma evidenziano taluni ancoraggi al repertorio dell’analisi husserliana.
Se ne parlerà, dunque, in ateneo. Appuntamento alle ore 8.30, nell’Aula 18 al Dipartimento di Scienze del Patrimonio Cultale (DiSPaC).
Ad introdurre i lavori ci sarà Milena Montanile; a discutere con Guercio saranno Isabella Innamorati, Annamaria Sapienza e Grazia D’Arienzo.
C’era da aspettarselo. Quella di Guercio è l’ennesima incursione nella letteratura meridionale, lui che si è sempre dedicato all’opera di Pirandello, con riguardi alla tragedia classica e interessi per la drammaturgia napoletana del tardo Novecento. Peraltro, è originario di un paese d’entroterra ricco di tradizioni popolari – Buonabitacolo – e ne è finanche Sindaco.
Il nuovo volume è direttamente correlato al lavoro svolto come cultore e professore a progetto per la cattedra di Letteratura italiana presso l’Università degli Studi di Salerno, dove ha conseguito il dottorato di ricerca in Italianistica.
È un lavoro non esente da contaminazioni di contenuti e di metodi, se si considera che Guercio è anche autore e regista teatrale; già codirettore del Teatro Nuovo di Salerno, nonché promotore dei laboratori esperienziali extrateatrali ‘Dinamiche metateatrali’.
Ora, che la scrittura di Pirandello fosse sostanziata da fecondo humus filosofico era cosa certa e consolidata, ma che a condizionare talune forme ed espressioni ci fossero i dettami della fenomenologia è cosa dimostrata di recente dall’utile ricerca da lui svolta, che propone una lettura trasversale del repertorio pirandelliano, adottando strumenti di analisi non solo della critica letteraria ma anche di altre discipline. Insomma, uno strumento di avanguardia critica scritto con passione e competenza, dedicato non solo ad esperti e cultori, ma agli amanti in genere del grande scrittore dell’antica Girgenti. (g.f.)

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