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L’anima secondo Parente: la pittura tra istinto e razionalità

BATTIPAGLIA – Si potrà visitare fino a martedì 19 dicembre la mostra di pittura “I colori dell’anima. Istinto e razionalità” di Antonio Parente, inaugurata il 12 dicembre al Polo espositivo della Scuola De Amicis in Piazza Amendola. Alla presenza del sindaco di Battipaglia Cecilia Francese, dell’Assessore alle Politiche scolastiche Michele Gioia e di Angela Lamonica, Assessore alla Pubblica Istruzione del Comune di Eboli, con il contributo critico del giornalista Antonio Manzo, ha preso il via nella Piana del Sele il nuovo percorso dell’artista, con proposte grafico-pittoriche suggestive in bilico tra gli alterni paesaggi della realtà e della fantasia. Ed è un itinerario, quello di Parente, che attraversa l’Europa, esteso com’è in una tournée che porta l’artista da Battipaglia a Liverpool, da Bernalda ad Agropoli.
Che l’anima abbia poi i suoi colori lo sanno i maestri dello spirito, i poeti e gli artisti, abili nell’esprimere la cangiante varietà del mondo interiore, laddove il bene e il male si fanno la guerra o pattuiscono i fragili equilibri della vita quotidiana. È questo mondo a trovare spazio nella pittura di Parente, da anni impegnato in una ricerca introspettiva che possa – con forme e colori – restituire agli altri l’immagine perimetrata dell’inconscio. Un perimetro, per l’appunto, mai scontato giacché la razionalità deve ogni volta fare i conti con l’istinto.
Eppure, a trovare agio sul foglio, in composizioni oniriche in cui vaporizzano i contorni, non sono solo le pulsioni primordiali, quelle che legano l’uomo all’orizzonte terreno, ma i più alti slanci di una idealità che sublima le contingenze e delinea una felicità possibile, quella di un ordine estetico alternativo. (g. f.)

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