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La Settimana Sociale dei Cattolici Italiani 2021: uno stimolo per essere cristiani e cittadini degni del Vangelo

La settimana dei cattolici tenutasi nell’ottobre scorso a Taranto ha offerto numerosi spunti di riflessione su tanti ambiti, quali l’ambiente, il lavoro, il futuro; tutto è connesso e non è possibile immaginare un futuro senza il rispetto per l’ambiente e senza offrire a tutti un lavoro degno.

Il pianeta che speriamo. Ambiente, lavoro e futuro. #tuttoèconnesso è stato il titolo scelto dal comitato organizzatore, mentre la sede di Taranto è servita per non dimenticare la questione dell’ex Ilva e ripartire per una riflessione più articolata e complessa sui temi ambientali e sociali.

Al centro dei lavori vi è stata è l’enciclica sociale di papa Francesco Laudato si’ con la categoria di ecologia integrale; il percorso di avvicinamento ha sollecitato le diocesi a studiare- si a studiare- l’enciclica di Papa Francesco Laudato sì che deve essere assunta in profondità nella pastorale ordinaria. Non dobbiamo aver timore di porla quale programma annuale delle tante associazioni e movimenti cattolici presenti nelle nostre comunità, non dobbiamo avere timore di dire che solo l’amore per il Creato ci salva.

L’enciclica va offerta anche ai fedeli domenicali, perché il linguaggio di Papa Francesco è chiaro e tutti dovrebbero beneficare delle sue parole a tutela del Creato ed in favore dei poveri. Il suo magistero, come quello dei suoi predecessori, deve essere conosciuto, perché tutela tutti e tutto; come posso dirmi cristiano se non mi adopero per la difesa dei poveri e dell’ambiente?

Come posso affrontare da cristiano le sfide del nostro tempo se non attingo alle parole autorevoli del Papa? Non possiamo snobbarle, non possiamo dire “ho altro da leggere o peggio ancora non mi va di leggere”.

Seguendo la Laudato Sì, nella Settimana Sociale si è posto l’accento sul rapporto tra ecologia ed economia, ambiente e lavoro, crisi ambientale e crisi sociale, poiché «non ci sono due crisi separate, una ambientale e un’altra sociale, bensì una sola e complessa crisi socio-ambientale» (Laudato sì n. 139); ed ancora ci ricorda il Papa nel n. 34, “se tutto è collegato, è difficile pensare che questo disastro mondiale non abbia alcuna relazione con il nostro modo di affrontare la realtà, fingendo di essere padroni assoluti della nostra vita e di tutto ciò che esiste”.

La crisi socio-ambientale lascia conseguenze in territori sempre più vulnerabili e in persone sempre più fragili. Da Taranto può ripartire un progetto di vita sociale e di comunità che ascolta il grido sofferente delle persone e della terra.

Anche a Taranto i giovani sono stati protagonisti perché l’ascolto delle loro istanze è indispensabile per avere uno sguardo rinnovato sul futuro. A tutti dobbiamo dire, anzi gridare, che il mondo non è un problema da risolvere, ma un mistero da gustare; il mondo è stato creato da Dio che ha costituito una relazione tra gli esseri viventi e le singole cose e l’uomo ha il dovere di custodire gli uni e gli altri. 

(Avv. Marcello Capasso – Coordinatore CS)

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