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Intelligenza artificiale e pace: l’AC promuove un incontro pubblico a Battipaglia


BATTIPAGLIA – Si terrà mercoledì 7 febbraio l’incontro pubblico sul tema ‘Intelligenza artificiale e pace’. Appuntamento alle ore 20.00 nel Teatro parrocchiale della comunità di Sant’Antonio di Padova nel quartiere Serroni.
Promosso dall’Azione Cattolica parrocchiale, l’evento invita giovani ed adulti a confrontarsi, in un libero dialogo intergenerazionale, su un tema di grande interesse ed attualità che pone interrogativi talvolta promettenti, altre volte inquietanti, sul futuro dell’umanità. A gettare un sasso nello stagno, disegnando cerchi concentrici di analisi e approfondimento, è il Messaggio di Papa Francesco per la 57° Giornata mondiale della Pace, per l’appunto dedicato nel 2024 agli scenari sociali, culturali e politici animati dal problematico impiego dell’intelligenza artificiale.
A guidare la riflessione in sala ci sarà la sociologa Prof.ssa Stefania Sorgente (ISSR ‘San Matteo’ di Salerno), già in altre occasioni invitata ad intervenire per affrontare questioni di carattere pastorale ed educativo.
I riflettori tornano ora ad accendersi sull’Intelligenza Artificiale (IA) di cui anche il testo pontificio coglie la complessità correlata ad una varietà di scienze, teorie e tecniche, fino ad evidenziare l’impatto sulla natura e sulla libertà umana, ma anche sulla società e sul lavoro, sui consumi e sulle abitudini, sulla comunicazione e sull’educazione.
È noto: le macchine riproducono, imitandole, le capacità intellettive degli esseri umani e ciò desta curiosità e perplessità. Di qui la domanda: l’umanità saprà agire in modo responsabile nelle applicazioni tecnologiche dell’intelligenza artificiale, rispettando i valori umani fondamentali? Chi o cosa orienta la ricerca tecnico-scientifica alle mete della pace e del bene comune, affinché questa straordinaria conquista del progresso sia caparra di sviluppo integrale per l’uomo e la comunità?
Quello di IA è un uso ambivalente che, a motivo delle potenzialità applicative e della loro rischiosa deriva, necessita di essere disciplinato a norma di legge, se – del resto – il Papa stesso auspica che la comunità internazionale promuova e adotti un trattato vincolante per regolarne l’uso. (g.f.)

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