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Il dovere sacro della speranza

di Rosa De Blasio

BATTIPAGLIA – Tanto si è scritto e detto sulla vertenza Prysmian Fos: 300 famiglie (senza considerare l’indotto, per cui si raggiunge quota 600 lavoratori) rischiano di perdere il proprio futuro perché il gruppo industriale ha deciso di cessare la produzione di fibre ottiche a Battipaglia. Perché? La risposta è sempre in termini di profitto…il loro: meglio un prodotto scadente ma a costi di produzione inferiori! Il prossimo incontro al Mimit è previsto per il 25 marzo: il Ministero ha chiesto del tempo per vagliare la disponibilità di alcuni gruppi industriali italiani e stranieri all’acquisizione dello stabilimento. Nel pomeriggio di giovedì 21 marzo il Vescovo Andrea Bellandi ha riunito intorno alla mensa Eucaristica, imbandita nel piazzale antistante lo stabilimento, i lavoratori, le loro famiglie e quanti hanno a cuore la loro sorte. Nella sua omelia ha parlato della dignità del lavoro che non può essere tolto a nessun uomo e a nessuna donna senza comprometterne l’esistenza. Mentre ascoltavo le sue parole mi veniva da pensare a tutti i lavoratori che vivono il disagio della crisi occupazionale, ciò che sta accadendo, di fatto, a tanti nostri concittadini al pensiero delle rate del mutuo, delle bollette da pagare, dei progetti legittimi di studio dei figli che andrebbero infranti, del quotidiano da vivere che diventerebbe difficile(in alcuni casi, quello delle famiglie mono-reddito, impossibile). Battipaglia viene da un passato di benessere economico e culturale difficile da replicare: con la chiusura del grande stabilimento Fos la situazione diventerebbe ancora più drammatica! In quel piazzale, tra il candore delle divise aziendali ed il viola delle casule dei sacerdoti, durante tutta la celebrazione che, in alcuni momenti, come la processione offertoriale caratterizzata da didascalie profonde e toccanti, ha raggiunto livelli di intensa emozione, abbiamo avvertito il profumo della speranza e della comunione in Cristo. Abbiamo il sacro dovere di sperare che uno spiraglio di luce ci sarà, che la politica, che dovrebbe essere la più alta forma di carità, si metta realmente al servizio all’uomo, creando e sostenendo opportunità di lavoro per tutti: perché è il lavoro ciò che rende possibile la partecipazione dell’umanità alla Creazione.

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