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Emergenza siccità e risparmio dell’acqua, Capasso (CS): “Non c’è più tempo da perdere.”

COMUNICATO STAMPA – Giorni di siccità. È allarme da Nord a Sud. L’Italia vive una drammatica emergenza che nella secca del Po trova un’immagine eloquente che rappresenta i territori regionali e scuote l’opinione pubblica. O, almeno, lo si spera.
Occorre sensibilizzare tutti, come si suol dire. Cioè rendere sensibili.
Il laboratorio CS lo fa – ci prova – con un messaggio di poche parole: basta un post lanciato sui social media per veicolare considerazioni e moniti essenziali che evidenziano una verità che non può essere taciuta: “Il Po, il più grande fiume italiano, è in secca, tanti raccolti sono a rischio. L’acqua è un bene prezioso, non sprechiamola; teniamo comportamenti responsabili e sollecitiamo un uso parsimonioso.”
Dal piccolo al grande: i comportamenti locali influenzano lo scenario globale e le implicazioni di ogni gesto sono molteplici. Il comparto agricolo è il primo a subire gli effetti del cambiamento climatico che, nella lunga prospettiva, induce l’area mediterranea verso la desertificazione.
Così Marcello Capasso (Coordinatore CS): “Non c’è più tempo da perdere, occorre agire ora; occorrono gesti, comportamenti responsabili, semplici e costanti nel tempo. Le piccole cose, i risparmi casalinghi ovvero quelli cittadini servono all’ambiente, al Creato. “CoscienzaSociale”, laboratorio socio-politico dell’Azione Cattolica di Sant’Antonio di Padova, sollecita tutti a fare la propria parte.”
Una sollecitazione che, con semplicità e fermezza, fa eco a tante istanze formulate dalla Chiesa Cattolica – in primis Papa Francesco – affinché siano promossi in ambito ecclesiale e civile i giusti atteggiamenti di cura nei confronti del Creato e delle sue risorse. Ad iniziare dall’acqua.
Chiude Capasso: “Il risparmio e l’uso parsimonioso dell’acqua e, in generale, di tutte le materie prime deve essere l’obiettivo da perseguire per noi e le generazioni future.”

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