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Cava ai tempi del fascismo: storie di confino locale

CAVA DEI TIRRENI – Sarà presentato domani 23 febbraio alle ore 18 presso la Biblioteca comunale di Cava il volume “Il Fascismo e Cava, città di confino” di Patrizia Reso.
Pubblicata dalle Edizioni Paguro di Mercato San Severino, la ricerca offre validi elementi probanti circa le condizioni di vita al tempo del fascismo, per rilevare aspetti del vissuto sociale e politico in un contesto locale che – lungi dal costituire uno scenario alternativo o isolato dal quadro nazionale – partecipò appieno del clima repressivo instaurato dal Regime, tanto da essere designato come luogo di confino. Figure ‘locali’ di cittadini cavesi e di forestieri affollano così le pagine storiche, tra speranze recondite e libertà represse,  come quelle del ministro Belotti, del giornalista Engely, del podestà Blonda.
Un altro contributo utile, dunque, allo studio storico del Novecento italiano, mandato in stampa con la Presentazione a cura dell’insegnante e giornalista Franco Bruno Vitolo e la Prefazione di Laura Capobianco, presidente dell’Istituto Campano per la Storia della Resistenza.
La ricerca storico-sociale della Reso sarà domani illustrata nei suoi tratti essenziali in un dialogo con l’Autrice cui prenderanno parte Vincenzo Servalli, sindaco di Cava dei Tirreni, ed Emiliano Amato, presidente dei Giornalisti di Cava-Amalfi. (g. f.)

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