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Incendio “Nappi Sud”: il sindaco ordina di tener chiuse porte e finestre

BATTIPAGLIA – Emergenza “Nappi Sud”. I residenti entro i 100 mt dal focolaio industriale dovranno lasciare le loro case finché l’incendio non sarà spento. A ordinarlo è il Sindaco di Battipaglia. L’Amministrazione comunale prende dunque atto del disastro – l’ennesimo nel volgere degli ultimi anni – che stamattina ha sconvolto i cittadini al risveglio. L’incendio che ha distrutto buona parte dei capannoni della rinomata azienda battipagliese ha continuato a menar fumo per l’intera mattinata, inquietando non pochi, anche tra i residenti del più lontano quartiere di Belvedere, nella periferia nord-est della città, dove i miasmi si son fatti presto sentire.
Sono le 12.14 quando l’Ordinanza del sindaco è registrata in uscita al Protocollo comunale con il n. 52334. L’atto sarà presto diffuso – dal sito web ai social media – nel primo pomeriggio. A firmare l’atto è, in verità, la dott.ssa Maria Catarozzo: assente il Sindaco Francese, dimessosi il vice Sindaco Tozzi, ad esercitare le funzioni vicarie è l’Assessore più anziano, come dispone l’art. 60 dello Statuto comunale.
Dunque, scatta l’Ordinanza “contingibile e urgente”: l’atto sindacale ammette che la colonna di fumo generata dall’incendio della Nappi Sud srl potrebbe avere ricadute inquinanti – con conseguenze igienico-sanitarie – sull’abitato locale.
Tutto di gioca nel raggio di un chilometro. Chi abita nei paraggi dovrà tener chiuse porte, finestre ed ogni via di areazione naturale o artificiale che sia, compresi i sistemi di area condizionata.
Nell’ordinanza si legge inoltre che è fatto divieto di organizzare manifestazioni ludico-sportive nell’area interessata.
È l’ennesima sfida per i cittadini di Battipaglia: correre ai ripari alla men peggio, andando via da casa o rintanandosi in essa, per tener salva la salute.
Il tutto mentre si aspetta, ancora una volta, che la politica – nell’auspicata ricomposizione di interessi a lungo ‘palleggiati’ tra gli Enti locali – trovi le formule più efficaci e durature per la salvaguardia ambientale e la tutela della sicurezza pubblica. Un auspicio più che mai ‘gravato’ dalla circostanza attuale: certe emergenze ambientali sono difficili da estinguere se su di esse continuano a soffiare i venti della crisi politica. (g. f.)

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