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L’amore, il sangue, la vita: festa del donatore Fratres a Battipaglia

BATTIPAGLIA – Si è svolta nel weekend del 14-15 maggio, presso la Parrocchia San Gregorio VII, la festa del donatore dell’associazione ‘Fratres’. È stata l’occasione per fare il punto delle donazioni e per capire che c’è bisogno di sangue per consentire ai presidi ospedalieri di svolgere adeguatamente le attività chirurgiche ordinarie e straordinarie.
Alla serata ha partecipato il vice presidente regionale di Fratres, che ha espresso riconoscenza per quello che viene fatto in città; c’è stato, poi, l’intervento del presidente dell’associazione Fratres di Battipaglia, Giovanni La Rocca, il quale ha presentato i risultati degli ultimi anni, successivi alla pandemia, ponendo l’attenzione sulla crescita delle donazioni e sulla nascita di un gruppo di giovani che si impegna a diffondere la cultura del donare.
Il direttore sanitario di Fratres Dott. Marcello D’Onofrio ha, invece, tenuto una ‘lectio magistralis’ sul tema “Dalla vena del donatore alla vena del ricevente”. Egli ha indicato come vengono gestite le donazioni, il percorso del sangue donato, le patologie da contrastare e le incompatibilità da evitare. E’ importante sapere, ha detto il dottore, che il sangue donato è proprietà dell’azienda ospedaliera.
A Battipaglia sono stati compiuti progressi, ma si può e si deve fare di più. Le donazioni servono perché – stando ai dati rilevati – ogni donatore salva tre vite.
Nel corso della serata sono stati premiati i donatori più assidui; l’associazione ha dato un piccolo segno a tutti i donatori esprimendo così la sua gratitudine per un gesto straordinario che deve diventare ordinario.
“Donare il sangue è un atto di amore” – ci ha ricordato infine don Michele Olivieri, parroco di San Gregorio VII – “con l’amore la vita ha l’ultima parola.” (Avv. Marcello Capasso – Coordinatore CS)

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