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Il tabacchificio ATI Alfani tra salute e green economy: via l’amianto dai capannoni

PONTECAGNANO FAIANO – Via l’amianto dal Tabacchificio Ati Alfani. È stata approvata giovedì 17 settembre scorso in Giunta comunale l’adozione del Piano Urbanistico Attuativo: si punta alla riconversione del Tabacchificio , con il potenziamento delle superfici tramite una razionale integrazione logistica: lo spazio si estenderà fino all’ingresso del Museo Archeologico Nazionale di Pontecagnano Faiano, grazie ad una passeggiata alberata. È un ulteriore piccolo passo di un lento processo che suona di per sé come l’ennesimo risultato significativo. Un’iniziativa importante, ma non originale: il complesso produttivo dismesso di Via Italia – lo si ricorderà – aveva già attirato tra gli anni 90 e 2000 l’attenzione della vecchia Amministrazione guidata da Ernesto Sica. Si mira ora ad intensi interventi di bonifica dell’amianto esistente e alla creazione di uno spazio verde. Stiamo parlando di ben 17.785,45 mq, in un’area strategica della città picentina. L’intento dell’Amministrazione Lanzara è chiaro: rilanciare una città che abbia idee urbanistiche innovative, muovendo dalla riqualificazione di parti nodali della città, miscelando le ragioni della vivibilità con quelle dell’ambiente. Il sindaco Giuseppe Lanzara smuove di nuovo le acque attorno al Tabacchino Alfani, vero gioiello di archeologia industriale a Sud di Salerno. Lo fa con un progetto politico-amministrativo che integra le grandi manovre urbanistiche con le nuove istanze della sostenibilità ambientale e della green economy. E parte da un’azione concreta: rimuovere i sedimenti di amianto nelle strutture. (g.f.)

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