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Aldo Moro andava salvato


Perché Aldo Moro fu ucciso? Come sarebbe l’Italia se Aldo Moro non fosse stato barbaramente sequestrato ed assassinato? Sarebbe stato un Paese più pacificato? Sarebbe riuscito a mettere insieme forze politiche diverse e, per certi versi, antitetiche?
Sono alcune delle domande a cui ancora oggi, dopo 45 anni, non è facile rispondere; certo è che Aldo Moro è stato un profeta del suo tempo, un uomo amorevole con la famiglia, dedito al lavoro ed indefessamente e gratuitamente alla ricerca del bene comune. Ha servito lo Stato fino alla fine, ha amato profondamente la sua famiglia fino alla morte, ha cercato giustamente di salvare la sua vita, ha voluto bene ai suoi studenti e suoi amici richiamandoli perché facessero tutto quanto era nelle loro possibilità per salvare la sua vita.
Aldo Moro andava salvato “a tutti i costi”, perché stava tessendo la tela della pacificazione della società che da almeno un decennio viveva una grande lacerazione; Aldo Moro era un uomo giusto perché sapeva mediare tra idee e valori diversi, ricercando il compromesso che spesso risuona come una “brutta parola”, ma che con lui ha avuto un’accezione estremamente positiva; ed invero una società che vuole essere veramente libera e democratica non esclude nessuno, ma cerca di includere tutti; una società è veramente libera quando consente a tutti di poter esprimere la propria opinione senza conseguenze negative. Egli aveva ben capito che una democrazia complessa non si governa con la forza del comando, ma con l’abilità di non strapparne la trama e si sforzò sempre a non esasperare gli animi, a trovare soluzioni percorribili, ma non scontate per allargare la base della democrazia e far progredire l’Italia, il Paese “dalla passionalità intensa e dalle strutture fragili”, come Moro stesso affermava.
Aldo Moro ha lavorato per anni al cosiddetto “compromesso storico” ossia alla possibilità di formare un governo nazionale mettendo insieme la Democrazia ristiana ed il Partito Comunista di Enrico Berlinguer; proprio la mattina dell’uccisione della scorta del presidente Moro e del suo rapimento, si sarebbe dovuto votare la fiducia al governo, presieduto da Andreotti ed a cui avrebbero partecipato anche i comunisti. Cosa avrebbero realizzato insieme questi due partiti? L’Italia sarebbe stata migliore? Quello che è certo è che A ldo Moro, uomo pio e giusto, sarebbe stato il garante del compromesso ed avrebbe lavorato affinché l’Italia fosse stata più forte sotto tutti i punti di vista.
Da ultimo, non va dimenticato che Aldo Moro fu un esponente del cattolicesimo democratico, presidente della Fuci, un socio di Azione cattolica a cui tutti gli italiani sono e saranno grati perché coniugava la fede con la vita, ricercava le “cose di lassù’” mettendo al centro la dignità dell’uomo. Un autentico cristiano che amava la vita che non rifuggiva il suo tempo, ma cercava di attraversarlo con mitezza e speranza.

(Avv. Marcello Capasso – Coordinatore CS)

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